8 marzo:
dedicato alle Persone
Nella speciale giornata dell’8 marzo, un pensiero alle bambine, alle ragazze e alle donne. Un pensiero dedicato alle persone.
Dedicato alle bambine: piccole donne in divenire…
punte di freccia pronte a scagliarsi con audacia nel vento.
Bambine con le trecce o con i capelli a spazzola.
Le bambine coraggiose e libere, quelle che amano sbucciarsi le ginocchia e farsi le treccine.
Le bambine che non hanno bisogno di essere ribelli: imparano solo a diventare se stesse, a colorare fuori dai bordi quando è necessario, dentro ai bordi quando è indispensabile.
Le bambine su cui non attecchiscono le etichette: non sono maschiacci, né femminucce; non sono carine, né grezze; non sono forti, né deboli. Sono semplicemente persone.
Le bambine che giocano nei cortili, con le bambole, con i trattori, con le costruzioni, con i trucchi, con l’acqua la terra il fango i fiori e tutto ciò che Dio ha creato.
Le bambine che difendono i più deboli e difendono anche se stesse. Esse stesse sono il lancio, il placcaggio e la meta.
Dedicato alle ragazze: grandi menti luminose,
fulmini che si stagliano nel cielo per propagare l’energia.
Ragazze con le cartelle piene e la testa piena.
Le ragazze che studiano e si sanno anche divertire, quelle che si appassionano per la geometria euclidea e anche per le sigle dei cartoni.
Le ragazze che non hanno bisogno di dipendere dagli altri: non sono in cerca di sostegno, ma di amore; non cercano la fede, ma la fiducia.
Le ragazze che faticano, che prendono il loro posto nel mondo, che non hanno bisogno di dimostrare nulla perché sono fiduciose, stanno imparando ad amarsi e perdonarsi – a volte riuscendoci e a volte no -, senza perdere i sogni, le speranze, gli ideali e i valori, i pensieri, la scienza, la creatività, il coraggio e la paura.
Dedicato alle donne: grandi cuori liberi,
mani che accolgono e che proteggono, mani che lavorano e creano.
Le donne che hanno imparato ad amarsi, e a farsi amare, quelle che non si sono fatte fratturare dalle ferite del passato, ma hanno saputo crescere nella resilienza.
Le donne che lavorano tutta la vita, dividendo i compiti con chi amano: esse stesse sono la rivoluzione, senza colori e senza bandiere. Sono le insegnanti, le mentori, l’ispirazione: sia che vogliano essere madri o non esserlo; che amino un uomo o una donna; che indossino le gonne o i pantaloni.
Le donne che fanno la differenza, lasciano un’impronta, un’idea, una firma.
Dedicato ai maschi: ai bambini, ai ragazzi, agli uomini.
Dedicato alle persone.
A quelli che si commuovono quando ascoltano la musica, a quelli che non alzerebbero mai le mani su nessuno, a quelli che hanno il coraggio di parlare di sentimenti, fare le lavastoviglie e cambiare i pannolini.
Dedicato agli uomini di buona volontà, agli esseri umani, a quelli che amano la vita anche se imperfetta, a quelli che vivono nella pace, a quelli che camminano con gli occhi nel sole.
Buon 8 marzo a tutti!
Barbara Damiano
www.mammafelice.it