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Pubblicato il: 28 Novembre 2023

L’esperienza musicale consente lo sviluppo dei bambini

Esperienza musicale

Diverse ricerche hanno dimostrato che il feto risponde a stimoli sonori e rumori fin dal sesto mese di gravidanza e che l’influenza dell’esperienza musicale prima della nascita continua anche dopo.

L’esperienza musicale dei bambini

L’esperienza musicale di bambini e bambine dovrebbe spaziare dall’ascolto attivo, al canto e all’esplorazione degli strumenti musicali.

La musica infatti contribuisce allo sviluppo di bambini e bambine e di ogni persona.

Gli effetti della musica

La musica permette di conoscere meglio se stessi e migliora le capacità di comunicazione, preparando il bambino o la bambina alla vita sociale.

Inoltre, ha la capacità di migliorare l’attenzione, la concentrazione, la memorizzazione, ma anche la perseveranza e la motivazione.

L’ascolto di musica e suoni favorisce anche lo sviluppo della personalità.

Musica e linguaggio: cos’hanno in comune?

Gli aspetti che la musica e il linguaggio hanno in comune sono tanti. Innanzitutto, entrambi vengono ascoltati attraverso l’udito ed espressi attraverso il suono.

Inoltre, possono formare sequenze sempre diverse le une dalle altre e sono raffigurati attraverso simboli grafici.

Musica e linguaggio hanno delle proprie regole di sintassi che permettono di dare loro un significato comprensibile da tutte e tutti. Trasmettono messaggi e hanno un quadro melodico.

Sia la musica che il linguaggio sono caratterizzati da elementi come il ritmo, la durata, l’accento.

La musica è un’abilità innata, impressa nel nostro DNA emotivo

Prima ancora di nascere, bambini e bambine imparano a riconoscere il senso del ritmo attraverso il proprio battito del cuore e quello della mamma, e la frequenza della respirazione con l’entrata e l’uscita dell’aria dai polmoni.

Emozioni, stati d’animo: tutto passa dal suono

Molto prima che il neonato sia in grado di comprendere la lingua, capisce la musicalità che è al suo interno, capisce anche la voce della mamma e di chi lo circonda.

Gli studi di neuroimaging (risonanza magnetica cerebrale) evidenziano che le canzoni, esponendo il cervello contemporaneamente alla musica e alle parole, attivano e coinvolgono contemporaneamente diverse aree cerebrali, sia dell’emisfero destro (che controlla l’udito e la capacità di apprezzare la musica), sia dell’emisfero sinistro (che, nella maggior parte delle persone, controlla le funzioni del linguaggio).

Attraverso il suono il bambino non solo capisce il significato delle parole, ma soprattutto riesce a riconoscere l’emozione che sta dietro.

L’esperienza musicale aiuta l’apprendimento del linguaggio

Le canzoni in particolare favoriscono l’apprendimento e la capacità di lettura perché sfruttano la motivazione e la curiosità del bambino.

I testi e le melodie imparati durante l’infanzia rimangono poi impressi in modo indelebile nella propria memoria.

Inoltre, per i bambini si è rivelato molto efficace, per la memorizzazione del linguaggio, utilizzare canti, storie, fiabe e poesie in musica perché facilita l’apprendimento di nuovi vocaboli e la comprensione del testo.

Sonorizzare un testo, anche con l’aiuto di strumenti e materiali adeguati, permette di agire creativamente con esso, selezionandone e sottolineandone le parti più importanti.

 

Marinella Maggiori

Musicoterapeuta e Presidente AIM

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