18° Zecchino d'Oro

La diciottesima tappa dell'avventura dello Zecchino d'Oro, nel 1976, segna una svolta importante: la rassegna di canzoni per bambini, pur mantenendo la sua struttura di fondo, diventa un evento internazionale oltre che uno strumento di promozione per le attività dell'Unicef. Le canzoni vengono portate da 12 a 14, metà italiane e metà straniere, con l’introduzione dello Zecchino d’Argento, doppio premio parziale assegnato alla miglior canzone italiana e alla miglior canzone straniera. La nuova siglia, 'Ciao Amico', con un saluto a tanti bambini di tante nazioni diverse, ben rappresenta la nuova direzione assunta dal concorso.
I paesi che partecipano con canzoni eseguite in parte nelle lingue originali sono Regno Unito, Paesi Bassi, Venezuela, Francia, Jugoslavia, URSS e Giappone, che vince il nuovo Zecchino d’Argento con "Teru terubozu" – quello italiano va a "Quattrocentocinquanta bottoni". Lo Zecchino d’Oro viene assegnato, invece, tramite un referendum cui Cino Tortorella chiede di aderire mandando una lettera all’Antoniano, da dovunque nel mondo lo Zecchino sia visto. Così, visti i tempi di arrivo delle lettere, la vittoria viene decretata durante la trasmissione 'Uno Zecchino per l’estate': la più votata risulta essere "La Teresina", cantata da Francesca Bernardi e Antonio Marchesini e tratta dalla famosa fiaba 'la cicala e la formica'.
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