30° Zecchino d'Oro
La terza decina dello Zecchino è un’edizione assai particolare.
Per la prima volta, non c'è il concorso per le canzoni italiane, che, invece, entrano alla manifestazione per invito. L'invito è rivolto, in prima istanza, a celebri cantautori. Tuttavia, data la ristrettezza dei tempi, non si riesce a realizzare completamente il progetto e si acquisiscono dai cantautori (Toto Cutugno, I Righeira, Riccardo Fogli, Pupo) solo quattro brani. Gli altri due sono, comunque, forniti dalla collaudata coppia Maresca-Pagano e da Sandro Tuminelli.
La canzone australiana "In Australia c'è" è, invece, eseguita da una bambina italiana; la solista Jasmi Fleur Bulk, infatti, si ammala poco prima di partire per l'Italia.
La svolta nella trasmissione è invece data dalla presenza in scena di Mariele Ventre: la direttrice del Piccolo Coro, fino ad allora, era sempre rimasta dietro le telecamere, ad eccezione di qualche raro ringraziamento da parte di Cino Tortorella, per una sua scelta personale; sarà anche grazie alla sua sempre più visibile presenza che Mariele diventerà ancor più conosciuta e apprezzata dal grande pubblico.
Durante la finale, per la prima volta in onda di sera e non di pomeriggio, vince "Canzone amica", per il cui testo Pupo riceve lo Zecchino d’Oro dopo vent’anni, durante il Gran Galà dello Zecchino d’Oro.
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