40° Zecchino d'Oro
Il quarto decennale dello Zecchino, insieme a Cino Tortorella, viene presentato da Anna Falchi, Mauro Serio e per la finale viene arruolato anche Giancarlo Magalli.
A differenza delle precedenti edizioni, il concorso prevede di fare una selezione delle quattordici canzoni in gara, ridotte a sei per la finalissima. Nonostante la scrematura, la giuria di bambini non è d’accordo nell’eleggere un vincitore, tanto che due canzoni arrivano a pari merito: si decide, per una volta, di effettuare uno spareggio e non di assegnare il premio ex-aequo, così alla fine la dolce "Caro Gesù ti scrivo" si deve arrendere alla più vivace "Un bambino terribile", vincitrice di quest’edizione.
Per la prima e unica volta allo Zecchino un autrice canta la propria canzone: è la giapponese Yumiko Ashikawa, 8 anni, di Tokio, che interpreta il brano da lei scritto "La pioggia".
Viene poi organizzata una festa per l’importante traguardo delle quaranta edizioni, durante la quale le canzoni più amate tra quelle delle edizioni passate vengono re-interpretate da alcuni importanti artisti come Gigliola Cinquetti, Manuela Villa, Cristina D’Avena, Heather Parisi, Fiamma Izzo, Pietro Ballo, Mauro Serio, Gianfranco D’Angelo e Tullio de Piscopo. Da questo speciale escono vincitori "Popoff" e "Quarantaquattro gatti".
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